menu +

Icone viventi

Creati a immagine e somiglianza di Dio, tutti noi siamo delle icone. Uniche e irripetibili. Da questo concetto è nata l’idea di fotografare la comunità di Villa Badessa, piccola frazione di Rosciano (Pescara) con enclave albanese.

Quotidiano ILCENTRO 5 settembre 2013

Icone - 5 settembre 2013
Domani, alle ore 19, nel centro storico della frazione di Rosciano, sarà inaugurata la mostra fotografica «Icone Villa Badessa» frutto della passione fotografica di Federico Deidda e Giancarlo Malandra (www.imagoproject.it), già autori, nel 2012, di «PasquArbresh», reportage sui riti pasquali ortodossi dell’enclave albanese più a nord d’Italia. In collaborazione con l’associazione culturale di Villa Badessa, i fotografi hanno approntato a più riprese vari set nei quali hanno ritratto ben 168 persone. Il criterio per la realizzazione dei ritratti è stato quello dell’assoluta volontarietà e dell’inclusione; per questo sono stati fotografati, oltre agli abitanti, anche turisti o visitatori di Villa Badessa: le persone che in quel momento hanno fatto parte dell’istantanea del paese e «congelate» nel ritratto della comunità. Le immagini della mostra possono essere votate fino a domenica prossima, 8 settembre, con un’apposita scheda. Dei dieci soggetti più votati, il disegnatore Marco D’Agostino realizzerà un ritratto artistico che sarà donato ai protagonisti. Questo appuntamento è solo alla prima fase: la mostra Icone, infatti, sarà presentata ed esposta anche a Piqeras, nel comune di Lukove, in Albania, nell’ambito di un programma di gemellaggio col paese di origine della comunità badessana, come testimonianza delle commistioni che l’ospitale Abruzzo ha innestato nei secoli. In quell’occasione, in terra albanese, sarà allestito un set fotografico che consentirà la raccolta dei ritratti della comunità originaria. Con queste nuove immagini, successivamente, a Villa Badessa sarà realizzata un’esposizione congiunta. L’occasione della mostra consentirà ai visitatori di ammirare anche le icone sacre nella chiesa di Santa Maria Assunta, fresca di restauro. Domenica 8 settembre, nella nuova chiesa, sarà officiata la messa con il rito greco-bizantino da monsignor Donato Oliverio, vescovo dell’eparchia di Lungro (Cosenza) da cui dipende territorialmente Villa Badessa. Villa Badessa, frazione di circa 300 abitanti nel comune di Rosciano, a 20 chilometri da Pescara, è la Parrocchia Orientale (Oasi) posta più a settentrione in Italia, ove si conservano le tradizioni orientali: il Rito greco-bizantino, costumi tradizionali albanesi e la lingua originaria arbereshe. Le iniziali 18 famiglie originarie di Piqeras, al confine con la Grecia, partirono per sfuggire all’occupazione turca dei Balcani, giunsero in Italia il 4 marzo 1743 e si insediarono nei due feudi di Abbadessa e Piano di Coccia, già di proprietà reale dei Farnese (duchessa Elisabetta Farnese, madre di Carlo), in riconoscimento di servigi e di valorose azioni di gran coraggio e di arguzia in azioni militari rese da giovani appartenenti all’allora comunità di Villa Badessa, arruolatisi nel battaglione Real Macedone di Re Carlo III di Borbone di Napoli. Al centro dell’abitato, nel 1754, fu costruita la chiesetta poi dedicata a Santa Maria Assunta, l’unica in Abruzzo professante il rito greco-bizantino, che fa capo all’Eparchia di Lungro, in Calabria. All’interno, ecco uno dei più importanti tesori del territorio: sulle pareti laterali sono visibili le 75 preziose icone, dipinte su tavole risalenti al XV secolo a sfondo oro puro, molte delle quali rappresentano opere storico-artistiche di interesse internazionale.

  • La Mostra
  • _MG_4100_MG_4017Il centro storico di Villa Badessa, frazione del comune di Rosciano (Pescara),  luogo dell’inaugurazione della mostra fotografica «Icone Villa Badessa». Gli autori: Federico Deidda, Giancarlo Malandra e il disegnatore Marco D’Agostino
  • La consegna dei disegni/caricature
  • _MG_4127_MG_4111_MG_4002 _MG_4011

     

     

     

     

     

     

     

    Le immagini

    bandiera-INGLESE

    The Village and the Project

    Villa Badessa, village of about 300 inhabitants in the district of Rosciano, 20 km far from Pescara, is the most northern-located Oriental Parish Church (Oasis) in Italy, where some Oriental Traditions are kept unchanged: the Greek-Byzantine rite, Albanian traditional costumes and fragments of the arbresche (the so-called original language). Eighteen families, in order to save themselves from the Turkish occupation of the Balkans, left Piqeras (nowadays in the district of Lukove, in the southern Albany near the Greek border) and on March 4th 1743 reached Italy and established themselves in the two feuds of Abbadessa e Piano di Coccia, already royal possessions of the Farnese family (in particular of the duchess Elisabetta Farnese, Carlo’s mother); these were rewards for the brave and clever military actions of the young men belonging to the community of Villa Badessa, meanwhile enlisted in the “Real Macedone” battalion in the presence of Carlo III Borbone of Naples. They also gained means and concessions to build the new badessan colony, as well as to keep on following freely their religion. In 1746 the church was built in the centre of the village and only in a second time it was dedicated to Santa Maria Assunta; it is still the only one in Abruzzo’s area characterized by the Greek-Byzantine rite, but it is submitted to the Lungro Eparchy, located in Calabria. Inside the church one of the most important treasures of the area immediately astonishes the observer: on the lateral walls 75 precious icons(from-15th-to-19th-century paintings on a wooden board characterized by a pure golden background) are placed, many of which symbolize historic-artistic works of national interest.

     

    The Project: WE ARE ALL ICONS. UNIQUE.

    The idea of taking pictures of the whole community of Villa Badessa was born from this proposition. This exhibition is the result of the collaboration between the inhabitants and the two professional photographers Federico Deidda and Giancarlo Melandra. The enthusiasm shown by the Villa Badessa’s Cultural Association for this initiative has made this idea come true. Every picture exposed can be voted using the number next to the name of the person. Then the illustrator Marco D’Agostino is sketching the ten most-voted photos in single-copy portraits. The ten works will be exposed in Villa Badessa and, in that occasion, donated to the subjects portrayed.

    However this will be only the first step of the project ICONE; in fact, this exhibition will be moved to Piqeras, in the district of Lukove in the southern Albany, in order to promote a cultural exchange with the birth country of the entire community, as a proof of how many cultures the hospitable land of Abruzzo has mixed over the centuries. In Albany in this circumstance a photographic set will be organized in order to gain all the portraits of the original community. In the end, using these new pictures, Villa Badessa will host a final joined exhibition named “ICONE Villa Badessa-Piqeras”.

     

    bandieara albanese

     

     

    Villa Badessa, fraksion rreth 300 banoresh ne komunen Rosciano, 20 km nga Pescara, eshte Famulli Qendrore, e pozicionuar ne qender te Italise, ku ruhen akoma Traditat Lindore: Ritmet greke bizantine, kostumet tradicionale shqiptare dhe fragmente nga gjuha originale  arbereshe. Fillimisht 18 familiet e para me origjine nga territori i  jugut te Shqiperise nga Piqerasi, sot pjese e komunes Lukove ne kufi me Greqine, u nisen ne emigracion per shkak  te pushtimit turk nga Ballkani dhe arriten ne 4 mars 1743,  u vendosen ne 2 feude, ne ate te Villa Badesses e te Piano di Coccia ne pronesi reale te Farneses (dukesa Elisabetta Farnese, mamaja e Karlos) Kjo pasuri u dha ne forme mirenjohje sherbimi e vleresim veprimi per kurojon e forte dhe gadishmerine e te rinjve qe i perkisnin Villa Badessa, te cilet kishin ndihmuar Mbretin Karlo III Borbone te Napolit. Per kete arsye ju dha kjo toke ne forme respekti ne te cilen ata mund te formonin kolonine e tyre dhe te vazhdonin te praktikonin lirisht  profesionin e besimin e tyre.

    Ne qendren e banuar, ne 1754 u ndertua Kisheza e dedikuar S.Maria Assunta, e vetmja ne rajonin e Abbruzzos e ritit greko-bizantin, qe drejton ne Eparchia te Lungro ne Kalabri. Ne brendesi te kesaj kishe gjendet nje panorame teper e vecante dhe e çuditshme e cila perfaqeson dhe nje nder thesaret me te cmuara te territorit. Ne faqet anesore te mureve jane te dukshme e te ekuilibruara mire 75 ikona te çmuara  te vizatuara ne tavola midis shekujve XV-XIX me flori te paster, shume nga te cilat perfaqesojne vepra historike-artistike te rendesishme me interese internacionale.

     

    6/8 Shtator 2013-08 IKONAT VILLA BADESSA

    Fotografistet: FEDERICO DEIDDA          GIANCARLO MALANDRA

    TE GJITHE NE JEMI TE SHENJTE.TE VECANT  DHE TE PAPERSERITSHEM.

    Nga kjo permbledhje lindi idea per te fotografuar  Comunen Villa Badessa.

    Kjo moster eshte si rezultat i bashkepunimit te banoreve dhe fotografisteve  Federico Deidda e Giancarlo Malandra.

    Entuziazmi per inisiativen nga Shoqata kulturale e Villa Badessa, beri qe idea mund te realizohet.

    Per çdo fotografi te ekspozuar mund te votohet nepermjet numrit e cila ndodhet prane emrit.

    Nga 10 fotografite me te votuara te ilustruara Marco D’Agostino realizon fotografite ne nje kopje te vetme. 10 fotografite ekspozohen me pare ne Villa Badessa,me kete rast dhuroni fotografi te tjera.

    Projekti  IKONAT, eshte akoma ne fazen e pare te proçesit.

    Kjo moster do te prezantohet e ekspozohet ne Piqeras, ne Komunen Lukove ne Albani ne formen e nje shkembimi kulturor ne vendin e origines te ketij komuniteti , si nje deshmi  jetike e perzier qe mikepriti toka Abruzzese rrenjosur ne shekuj.

    Me kete rast ne token Albaneze do te behet nje zgjedhje fotografish e cila do te behet nga grupimi i fotografive  ne comunen e origjines.

    Me keto fotografi te reja, ne te ardhmen ne Villa Badessa do te realizohet nje moster lidhur me titullin: IKONA Villa Badessa-Piqeras

     

    francia

     

     

    Icônes Villa Badessa  6-8 septembre 2013

    Photographies: Federico Deidda    Giancarlo Malandra

    NOUS TOUS SOMMES DES ICÔNES. UNIQUES ET ORIGINALES.

    De ce constat est née l’idée de photographier la communauté de Villa Badessa.

    Cette exposition est le résultat de la collaboration entre les habitants et les photographes Federico Deidda et Giancarlo Malandra. L’Association Culturelle Villa Badessa a soutenu avec enthousiasme cette initiative et a contribué à sa réalisation.

    Chaque photo exposée peut être votée en indiquant le numéro qui l’accompagne. À partir des dix images les plus votées l’illustrateur Marco D’Agostino réalisera des portraits en exemplaire unique. Ces œuvres seront d’abord exposées à Villa Badessa et à cette occasion seront remises aux personnes portraitées.

    Mais ce projet n’en est là qu’à sa première phase. En fait, cette exposition sera présentée également à Piqeras, hameau de Lukovë, en Albanie, dans le cadre d’un échange culturel entre ces communautés à l’origine commune, en témoignage des relations vitales entre les deux rives de l’Adriatique que la terre des Abruzzes a su maintenir au fil du temps.

    Un set photographique sera réalisé en Albanie pour permettre le collectage des portraits des icônes humaines de Piqeras. Avec l’ensemble des photos prises dans les deux villages, une dernière exposition sera montée à Villa Badessa dont l’intitulé sera ICÔNES Villa Badessa-Piqeras.

                 Villa Badessa est un hameau d’environ 300 habitants relevant de la commune de Rosciano, à 20 Km de Pescara. Ce village représente la Paroisse Orientale (Oasis) la plus septentrionale d’Italie. Ici, encore aujourd’hui, les Traditions Orientales sont conservées : la liturgie grecque byzantine, les vêtements traditionnels albanais et quelques survivances de la langue arbëreshe. Les dix-huit familles qui arrivèrent ici en 1743 provenaient en effet de Piqeras, un village de la côte méridionale d’Albanie près de la frontière avec la Grèce, relevant aujourd’hui de la commune de Lukove. Ces familles quittèrent leur mère patrie pour échapper à l’occupation turque des Balkans et vinrent s’installer dans les fiefs de Abbadessa et Piano di Coccia, des propriétés royales des Farnèse (et notamment d’Elisabeth Farnèse, mère de Charles III de Bourbon) ; ces territoires furent attribués aux albanais en reconnaissance des valeureuses actions de grand courage que les jeunes de cette communauté avaient menées au sein du bataillon Real Macedone au service de Charles III de Bourbon de Naples. Ils obtinrent par le Roi les moyens et les concessions pour édifier la nouvelle colonie ainsi que pour continuer à professer librement leur foi.

    Au cœur du village, en 1746, ils érigèrent la petite église qui fut consacrée à S. Maria Assunta, la seule église des Abruzzes où l’on peut assister à la liturgie grecque byzantine. Cette paroisse fait partie de l’Eparchie (diocèse) de Lungro, en Calabre. Mais c’est à l’intérieur de cette petite église qu’on peut rester fascinés par la beauté de l’un des trésors les plus importants de ce territoire :  75 précieuses icônes byzantines, des tableaux qui datent entre le XVe et le XIXe siècle et parmi lesquels l’on trouve des œuvres d’intérêt extraordinaire.

     

    SpainEnglish SU